domenica 29 giugno 2014

"Io so' io e voi nun siete un cazzo"


Dunque, in spregio totale alle ripetute sentenze della Cassazione e della Corte costituzionale, il governo presieduto dall'Ottimo Renzi reintroduce a favore delle banche il sistema del calcolo degli interessi composti, il cosiddetto "anatocismo", un perverso meccanismo che fa crescere il tasso di interesse in maniera esponenziale sino a superare abbondantemente la soglia dell'usura.

Ora, è chiaro che di fronte a orientamenti così netti da parte della magistratura di legittimità nessun governante che abbia un minimo di sale in zucca si sognerebbe neanche lontanamente di riproporre una norma con la virtuale certezza che finirebbe di nuovo cancellata.

Tuttavia, nell'Italietta in cui nostro malgrado abbiamo la ventura di vivere e (forse) di sopravvivere, esistono una serie di presupposti che spiegano, anche se non giustificano in alcun modo, una mossa così scandalosa da parte del governo.

Prima di tutto, c'è da tenere in considerazione il fatto che siamo formalmente entrati nella stagione estiva, momento in cui tradizionalmente l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica nei confronti delle porcate messe in atto dalla politica cala in maniera esponenziale, tant'è che la storia degli ultimi decenni ci conferma che è proprio in periodo balneare che da Lorsignori vengono partorite le peggiori nefandezze.

Poi, c'è anche da ricordare che il governo, dopo la disgustosa e disastrosa manovra elettoralistica degli 80 euro compiuta peraltro senza uno straccio di copertura finanziaria, si trova - come era abbondantemente prevedibile già da prima dell'approvazione di quel provvedimento - nella assoluta necessità di recuperare dal portafoglio dei cittadini le risorse finanziarie necessarie per coprire il buco creato, e non potendo riprendersi platealmente gli 80 euro dalle buste paga, si è già accinto a fare un giro molto più largo e discreto attraverso una lunga serie di microaumenti di tasse, imposte, balzelli e contributi vari. Naturalmente, quando l'obiettivo finale di questo aumento della pressione fiscale è l'uomo della strada, vi è ben poco da fare. Ma quando anche alle banche viene richiesto di contribuire alla colletta (nel caso specifico, attraverso l'aumento dell'aliquota di imposta sulle rendite finanziarie), beh, i colletti bianchi hanno "margini di attenzione" nei confronti del governo ben maggiori di quelli che ha il bottegaio della porta accanto, e quindi per loro è molto più facile azare il telefono e pretendere di riavere in una mano quello che hanno versato con l'altra mano. Il tutto, ovviamente, a spese del suddetto uomo della strada.
Ed è proprio ciò che è successo.
Fra qualche anno, magari, il "nuovo" anatocismo verrà di nuovo dichiarato illegittimo e incostituzionale e, di conseguenza, ri-abrogato (come se non fosse bastata la prima volta), ma nel frattempo banche e finanziarie avranno incassato un bel malloppo: chi avrà avuto avrà avuto, e chi avrà dato avrà dato.

Inoltre, c'è anche da osservare che in Italia nessun politicante è mai stato chiamato a rispondere in qualche modo degli strafalcioni e delle schifezze partorite e regalate alla nazione: anche l'Ottimo Renzi e la sua armata brancaleone di sedicenti "giovani dell'Erasmus" godrà della stessa identica impunità, e le immense castronerie decise oggi verranno spazzate via dopo anni e anni, magari decenni, quando al timone del bastimento ci saranno altri che con voce soave squittiranno che loro con questa roba qui non c'entrano niente. Esattamente come è sempre successo finora.

Nessun commento:

Posta un commento