martedì 16 settembre 2014

Tre... due... uno... silenzio.

Credo che 24 ore di assoluta indifferenza popolare siano sufficienti per poter commentare quello che è successo ieri e confrontarlo con quello che è successo il 5 settembre e con i disordini e le proteste che ne sono seguite nei confronti delle forze dell'ordine.

E' stato troppo facile profeta chi, il 5 settembre, ha osservato che l'indignazione popolare trova occasione di manifestarsi troppo spesso quando la vittima è un "bravo ragazzo", per intenderci uno di quelli che alle tre di notte se ne va a spasso su un ciclomotore e senza casco in compagnia di personaggi decisamente poco raccomandabili, tanto poco raccomandabili da non fermarsi nemmeno all'alt di una pattuglia di carabinieri, mentre invece la suddetta indignazione trova quasi mai occasione di manifestarsi altrettanto platealmente quando per esempio la vittima è una ragazza che, sempre alle tre di notte, esce da un locale ove ha trascorso pacificamente la serata e si avvia verso la sua automobile con l'intenzione di tornarsene semplicemente a casa sua.

Già. In questo caso il balordo, il subumano, il teppista è qualche "bravo guaglione" che si sta "facendo le ossa" nella manovalanza di quella collezione di liquami che si fa chiamare camorra, o semplicemente un rifiuto umano che non si fa scrupolo di ammazzare senza pietà solo per procurarsi qualche spicciolo per la dose quotidiana.

In questo caso non ci troviamo di fronte a un carabiniere che per 1300 miseri euro rischia la pelle tutte le ore del giorno e della notte per difendere la legge ed è pronto a sacrificare la sua vita per salvare quella del suo prossimo.
No, in questo caso ci troviamo di fronte a uno a cui del proprio prossimo "non gliene fotte un cazzo", uno che magari fino a qualche anno o forse solo fino a qualche mese prima passava il suo tempo libero facendo il passeggero sullo scooter del pregiudicato o del latitante di turno, per "imparare il mestiere".

E quindi, signori che prima avete detto "la camorra protegge, lo Stato uccide" e poi avete corretto il tiro rimangiandovi ipocritamente le parole di fronte ai riflettori mediatici, adesso dove siete? branco di quaqquaraqquà che non siete altro, perché non andate sotto la casa dei balordi che VOLONTARIAMENTE hanno quasi ammazzato una ragazza innocente? perché non fate sentire la vostra voce contro la camorra e il teppismo? dove sono i sit-in, le fiaccolate, le veglie di preghiera?

Come mai tutto questo assordante silenzio? avete forse più paura della camorra "che protegge" che dello Stato "che uccide"?

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