Premesso che il problema "locale" italiano consiste - molto semplicemente - nel fatto che gli accordi di Schengen non ci permettono di fare l'unica cosa che risolverebbe il problema della tratta dei migranti, ovvero lasciare libero accesso a chiunque voglia venire in Italia oppure semplicemente transitarvi, previa semplice identificazione della persona, la questione di fondo è di carattere ben più generale e consiste nella mancanza di alternative a un sistema economico globalizzato basato sulla scarsità delle risorse, sull'accumulazione del capitale e sulla concentrazione delle ricchezze nelle mani di una minoranza. In poche parole... il capitalismo, che oggi non è più solo finanziario ma concentra nelle mani di pochi anche altri tipi di ricchezza, ovvero quei diritti fondamentali che dovrebbero essere riconosciuti a ogni singolo individuo: il diritto di lavorare per mantenersi dignitosamente, il diritto di curarsi se si è malati, il diritto di spostarsi liberamente per sfuggire a situazioni di disagio o di pericolo, in diritto stesso alla vita.
Perciò, signora Mannoia, con tutto il rispetto e con tutta la condivisione possibile per le sue giustissime parole, non credo che siano i politici i soli a doversi scervellare per trovare "una soluzione". C i siamo di mezzo tutti noi, perché la soluzione, quale che essa sia la strada scelta per raggiungerla e ammesso che tale soluzione esista (cosa di cui non sono affatto certo), consiste necessariamente in una massiccia redistribuzione di risorse e ricchezze che determinerebbe automaticamente e inesorabilmente un drastico decadimento della qualità della vita e del benessere della nostra società occidentale e industrializzata, e tutto ciò a favore di quella maggioranza della popolazione mondiale che se la passa male, ma tanto male che i genitori vedono spesso morire i propri figli (cosa del tutto innaturale, in natura dovrebbe succedere l'esatto contrario).
Non meniamo il can per l'aia, quindi: stiamo parlando, prevedibilmente, di ritornare NOI a livelli di qualità della vita all'incirca da XVIII secolo, più o meno.
Tutto si può fare, volendo. E il primo che si dichiara disponibile vince la mucca Carolina.
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