lunedì 28 ottobre 2013

Il silenzio degli imbecilli

Dunque, continuano a susseguirsi i rumors sulla successione al vertice della cosca politica di Arcore: il Grande Pregiudicato (quello dal "culo flaccido", secondo l'ineffabile Nicole Minetti) potrebbe decidersi a lasciare le redini del Partito di Plastica a sua figlia Marina, rinunciando all'opzione Alfano.

http://www.repubblica.it/politica/2013/10/28/news/marina_studia_da_candidato_premier_ecco_la_road_map_della_figlia_del_cavaliere_resta_il_grande_risiko_dei_vertici_fininvest-69622676/?ref=HREC1-2

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/27/pdl-brunetta-minaccia-se-ci-sara-decadenza-governo-finisce-e-berlusconi-lancia-marina/757884/

http://www.ilgiornale.it/news/interni/berlusconi-prende-tempo-marina-asso-nella-manica-962340.html

Questa per il momento è solo un'ipotesi, la stessa Marina ha più volte dichiarato di non essere affatto interessata. Tuttavia, in attesa di sapere come evolverà realmente la questione e rinunciando a emettere giudizi aprioristici su una persona che in politica non ha ancora sostanzialmente detto né fatto nulla che sia degno di essere commentato, è comunque possibile - e forse anche utile, chissà - sottolineare qualche punto fermo sull'attuale momento, ovvero su ciò che i commentatori e i giornalisti amano chiamare "il quadro politico".

In realtà sarebbe molto più importante rivolgere l'attenzione al "quadro economico", che continua a non promettere nulla di buono: pescando a caso dalla cronaca, per esempio, apprendiamo che due grandi aziende metalmeccaniche (Electrolux e Indesit) potrebbero arrivare a chiudere alcuni stabilimenti italiani e trasferire la produzione in altre nazioni dell'est europeo ove evidentemente i costi del lavoro sono inferiori.
Di fronte a un dramma di tale portata, la politica dovrebbe fare fronte unico e intervenire con misure strutturali e efficaci sul lungo periodo, rifuggendo da soluzioni tappabuchi che altro non fanno che nascondere la polvere sotto il tappeto. Apprendiamo invece che questo (sedicente) economista, nonché capogruppo del PdL alla Camera dei deputati, nonché uomo di "alta statura politica" come si può ben vedere da questa foto:


continua a dichiarare urbi et orbi che il governo Letta cadrà se il noto pregiudicato Silvio Berlusconi decadrà dalla carica di senatore.

In un "paese normale", la stolida arroganza di queste dichiarazioni basterebbe abbondantemente per sollevare l'onda della indignazione popolare e istituzionale, portando il latore di tali affermazioni al totale e immediato oblio politico. Ma non dobbiamo dimenticare che ci troviamo in un paese in cui il noto pregiudicato di cui sopra ha tranquillamente fatto promesse elettorali rivoltanti come questa:

  

Arrivare a strumentalizzare populisticamente e demagogicamente la sofferenza atroce di persone che lottano contro una malattia terribile come il cancro è uno degli atti più osceni e ripugnanti che si possano immaginare, poiché nel promettere la cura contro il cancro si mente sapendo benissimo di mentire: eppure, da parte degli astanti, non si sono alzate urla di protesta e di disapprovazione, no, al contrario, applausi e manifestazioni di giubilo estasiato.

Ma a questo punto è d'obbligo chiedersi se i suddetti astanti siano dei luridi porci senza dignità e senza onore (con tutto il rispetto per i suini veri, quelli a quattro zampe, di cui non si butta niente) o siano semplicemente un branco di poveri imbecilli derelitti. Io propendo per la seconda ipotesi, basandomi sul fatto che ho personalmente constatato che in giro vi sono VERAMENTE degli allocchi che continuano convintamente a votare per il Partito di Plastica, e si compiacciono di farlo, anche semplicemente perché in questo modo si opporrebbe un ostacolo alla conquista del potere "da parte dei comunisti".

Già, i "comunisti".

Una categoria politica che nell'Italia repubblicana è stata sempre scarsamente (e troppo spesso indegnamente) rappresentata, salvo che in un breve periodo dell'immediato dopoguerra in cui il Partito Comunista, reduce dalla lotta di liberazione insieme agli altri movimenti di opposizione al fascismo, ha avuto un ruolo significativo nella ricostruzione delle istituzioni; successivamente, fra derive pseudo-staliniste, compromessi storici e tentativi di trasformazione in centro di mediazione di interessi economici, di propriamente "comunista" in Italia non s'è mai più visto un bel niente. Eppure, per venti anni, una sterminata quantità di imbecilli italiani ha dato credito a un delinquente solo perché diceva che "bisognava opporsi ai comunisti", consentendo a questo delinquente di farsi esclusivamente gli affaracci propri a suon di leggi ad personam e di "cene eleganti". E poco importava se nel frattempo il paese andava in malora. Lui intanto "cenava elegantemente" insieme a notissime personalità: Rita Levi Montalcini? Riccardo Muti? Renzo Piano? no, macché:

le gemelle De Vivo...
Nicole Minetti...             
Ruby Rubacuori...                    
Michelle Conceicao...                        

Come potete vedere, un vasto assortimento del mondo della cul-tura internazionale. Amabili personcine, peraltro, che solo per educazione e per non mettere in imbarazzo l'anfitrione non si sono rifiutate di accettare (e accettare, e accettare, e ancora accettare...) qualche "piccolo regalino" che il suddetto anfitrione ha sempre pubblicamente motivato esclusivamente con il suo spirito di liberalità e la sua innata generosità.

Innata generosità che, invece, non gli ha affatto impedito di liberarsi in questo modo della questione di una donna (una Signora, in questo caso) che si era rivolta a lui spinta dalle sue difficoltà economiche e dalla sua difficile situazione personale. Ma questa Signora, evidentemente, non faceva parte del mondo della cul-tura così ben apprezzato dal Miglior Presidente del Consiglio degli Ultimi 150 Anni (ipse dixit).


... il Capo del Governo non può farsi carico di casi individuali ...
... l'avviamento al lavoro ha le sue regole e nessuna Autorità può agire in deroga ...
... dal punto di vista umano c'è sempre il rammarico di non averle potuto dare una mano ...
ecc. ecc.


Ecco, se non ci fosse da piangere ci sarebbe effettivamente da ridere al solo pensiero di aver dato per 20 anni il proprio consenso elettorale a un simile impudico cialtrone, nonché a tutti gli effetti pregiudicato.

Eppure, parlando (o meglio, cercando di parlare, cosa non facile quando ci si trova di fronte a certi cervelletti poco cresciuti) con qualcuno degli adoratori del Dio di Arcore, le risposte che ho ricevuto sono sempre state sistematicamente le stesse:

1. in casa sua ognuno fa quello che vuole

(risposta da perfetto idiota, perché lo sanno anche i sassi che un uomo politico investito di un'altissima carica istituzionale ha di conseguenza, in virtù del potere conferitogli, anche corrispondenti gravi responsabilità nei confronti dei cittadini, e fra tali responsabilità rientra anche il dovere di non prestare il fianco a critiche o di non correre il rischio di essere addirittura soggetto a ricatti di qualsiasi tipo)

2. Berlusconi è un uomo come tutti gli altri, quindi gli piace la figa e fa bene a trombare

(risposta da perfetto idiota: vedi sopra)

3. sì, vabbeh, ma quello che importa è che impedisce ai comunisti di andare al potere

(ma quali comunisti, di grazia, visto che sono decenni e decenni che in Italia non se ne vede uno?)

A me invece sembra proprio che gli italiani abbiano dimostrato e continuino a dimostrare una straordinaria immaturità intellettuale, immaturità che in troppi casi sconfina nella vera e propria imbecillità. L'elettorato del PdL pare essere composto in gran parte da femminucce che nel satiro di Arcore vedono la personificazione dell'Uomo Forte e Potente e da maschietti che in lui vedono il Successo (comunque ottenuto) e la Superiorità nei confronti delle donne usate esclusivamente come strumento di piacere sessuale.

Poi, naturalmente, fra i sostenitori del PdL ci sono anche quelli che nutrono ben altri interessi e che danno il loro consenso a questo soggetto politico con motivazioni magari discutibili e antietiche ma che in sé hanno certamente una ferrea logica, magari utilitaristica ma che sempre logica è. Questi, almeno, il cervello ce l'hanno e lo fanno anche funzionare. Questi li combatto, ma li rispetto. E' il gioco della politica.

Gli adoratori del Dio di Arcore, invece, no, mi spiace, proprio non li rispetto: costoro meritano solo di essere disprezzati, ignorati e allontanati. E all'occorrenza, quando si fanno petulanti e ti fanno perdere la pazienza con i loro discorsi sciocchi e provocatori, meritano pure qualche ceffone ben assestato.

P.s.: adesso abbiamo parlato degli imbecilli "di destra". Ma vi prometto che la prossima volta parlerò degli imbecilli "di sinistra".

Stay tuned.

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