Adesso so già che se fossi un giornalista professionista (vade retro) o un esponente politico (+10 vade retro) mi attirerei sicuramente le reazioni sdegnate dei Palazzinari, che mi accuserebbero di essere un essere spregevole e completamente privo di scrupoli che lucra spietatamente su un tragico episodio di cronaca nera per gettare fango sulle istituzioni con una versione disgustosamente riveduta e corretta del più classico "Piove, governo ladro".
Ma poiché proprio ieri la stessa Concita De Gregorio, giornalista e donna, ne ha parlato in tv discutendo di politica, abbandono le residue remore e mi decido a introdurre l'argomento.
In effetti anch'io, come qualsiasi essere "umano", sono tremendamente colpito e angosciato nell'apprendere che una povera ragazza di 19 anni si trova in prognosi riservata a lottare fra la vita e la morte in un letto di ospedale dopo essere stata fatta oggetto di un pestaggio crudele, spietato e selvaggio del quale è accusato il suo convivente.
Non trovo parole per esprimere la pena, lo sconforto e la rabbia.
Non posso in alcun caso accettare che possano avvenire cose del genere e a chi le compie non riesco a riconoscere alcuna dignità umana, tanto da non avere alcuna difficoltà ad augurargli la peggiore delle morti.
Ciò detto, a questo punto mi sembra il caso di "sbattere in faccia" (spero che l'uso di questa figura retorica non urti la sensibilità dei benpensanti, cosa di cui in ogni caso non potrebbe fregarmi meno) alla signora Laura Boldrini la differenza fra ciò che, purtroppo, tragicamente, avviene nella vita reale e ciò di cui invece troviamo traccia nel mondo virtuale del web.
Intervenendo nella trasmissione di Fazio, la signora Laura Boldrini ha commentato la ormai nota e riprovevole gazzarra di insulti piovuti sulla sua persona esprimendosi in maniera estremamente dura non solo nei confronti dei latori di tali contumelie ma anche, incredibilmente, nei confronti della generalità di coloro che frequentano il blog di Beppe Grillo. Le sue parole sono chiare. Inizialmente, ella commenta nel merito il contenuto offensivo e volgare di molti di quei commenti:
"Istigazione alla violenza, istigazione alla violenza. D'accordo? Tant'è che i commenti che ci sono, sono sotto gli occhi di tutti, basta guardarli. Alla violenza sessista, perché la cosa, come dire, più sconsolante è che il 90% e passa di quei commenti sono a sfondo sessista."
E su questo, trattandosi della libera espressione di un parere personale, che può non essere condiviso ma che deve essere accettato e rispettato, non esprimo alcun commento e prendo semplicemente atto del pensiero della signora Laura Boldrini cogliendo comunque l'occasione per condividere ancora una volta la mia più completa ed esplicita riprovazione nei confronti di chi esprime pubblicamente concetti che hanno molto più a che fare con la barbarie che con il vivere civile.
Subito dopo, però, la signora Laura Boldrini continua le sue esternazioni con queste precise parole:
"Quindi, che cosa vuol dire, che chi segue questo blog, chi partecipa a questi sondaggi, non so neanche come chiamarli, non ha interesse a confrontarsi sui contenuti ma a offendere, a umiliare dal punto di vista sessuale, quindi questa è una cosa che veramente è inaccettabile. Questi sono, come dire, quasi dei potenziali stupratori."
E qui proprio non ci siamo. Se la signora Laura Boldrini avesse definito "potenziali stupratori" tutti coloro che pubblicano sul web insulti a sfondo sessista, avrei potuto umanamente comprendere il significato di quella definizione anche se per quanto mi riguarda resto fortemente scettico sull'implicazione affermata, ovvero sul fatto che se mi esprimo con insulti a sfondo sessista allora sono quasi un potenziale stupratore: per me vi è una enorme differenza fra i bimbiminkia e i deficienti (di tutte le età) che sul web sfogano le loro frustrazioni e le vere e proprie belve sanguinarie capaci di ridurre in fin di vita una ragazza indifesa.
Direi che non ci siamo, signora Laura Boldrini. Ma lei in che mondo vive?
Ma ciò che per me è veramente, assolutamente, completamente inaccettabile è il fatto che la signora Laura Boldrini abbia esplicitamente dichiarato la sussistenza anche un'altra implicazione, ovvero che se sono un frequentatore del blog o dei "sondaggi" (come li ha chiamati lei) di Beppe Grillo allora sono quasi un potenziale stupratore.
E qui direi che non ci siamo proprio, signora Laura Boldrini. Non ci siamo per niente.
Io per esempio sono una persona che, come tante altre persone, saltuariamente frequenta il blog di Beppe Grillo e che, ma guarda un po', ogni tanto legge addirittura i suoi interventi e sorride ascoltando i suoi "vaffanculo", eppure mai mi sono permesso anche solo di pensare di stuprare una donna, mai sarei capace di compiere un'atto così orrendo, mai mi sono permesso anche solo di alzare un dito su di una donna e mai e poi mai sarei capace di farlo..
Io, quindi, signora Boldrini, non mi riconosco affatto nel quadro di un "quasi potenziale stupratore" e mi ritengo gravemente offeso dal concetto che lei ha espresso.
Per questo motivo, signora Laura Boldrini, valuterò con la massima attenzione se le sue parole integrino la fattispecie descritta nell'art. 595 c.pen. e mi riservo eventualmente di tutelare il mio onore in tutte le sedi che la legge prevede.
Nel frattempo, signora Laura Boldrini, la invito a riflettere non solo sulle parole altrui ma anche sulle sue, e colgo l'occasione per ricordarle che i mostri, quelli veri, nella maggior parte dei casi non se ne vanno in giro sul web ma per le strade, a ripetere gli atti di stupro non sufficientemente repressi e puniti da una legislazione carente e permissiva partorita proprio da quella classe politica malata e insipiente che lei rappresenta come terza carica istituzionale dello Stato.
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