Non ho mai fatto mistero della mia più totale disistima politica nei confronti di Matteo "Renzie" Renzi, che per me resta null'altro che una sorta di bambino irresponsabile che si diverte a giocare col fuoco in un deposito di benzina. Insomma, qualcosa di addirittura peggio di Walter "Bimbominkia" Veltroni e Pierluigi "Tafazzi" Bersani messi insieme. Il che è tutto dire, anzi no, perché da dire ci sarebbe ancora molto.
Cominciamo subito, parlando del progetto di riforma della legge elettorale di cui avevo già parlato in precedenza su questo stesso blog non molti giorni fa:
http://fuorivista.blogspot.it/2014/01/tanto-rumore-per-nulla.html
...sottolineando che il confronto sulla legge elettorale fra le varie forze politiche che hanno (s)governato a turno in questo ultimo sciagurato ventennio era motivato essenzialmente da questioni di poltrone e nulla più e che di questo avremmo avuto modo di riparlare in seguito.
Bene, oggi è arrivato quel momento. La cronaca politica infatti ci racconta della decisione di Pierferdinando "Toyboy" Casini di rinunciare definitivamente all'aspirazione di costruire un "polo di centro" (aaaahhhahahah...!!!) e di ritornare in tutta fretta e con la coda fra le gambe nell'alveo del partito di centrodestra di cui è proprietario e amministratore unico il noto pregiudicato Silvio "U curtu" Berlusconi.
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/03/casini-il-centrino-double-face-per-far-vincere-berlusconi-con-litalicum-di-renzi/866672/
In buona sostanza, al di là delle chiacchiere da un soldo al chilo che ormai non incanterebbero nemmeno i bambini dell'asilo, la decisione di Casini deve essere interpretata proprio come una conseguenza del cambiamento degli assetti istituzionali partorito dall'asse Renzi-Berlusconi, che di fatto propone in tema di legge elettorale una soglia di sbarramento tale da impedire la sopravvivenza parlamentare delle formazioni minori, fra cui proprio la pletora centrista.
Per il buon Pierferdy e per i suoi, quindi, non vi erano realistiche alternative alla decisione di riconfluire da Papy, con buona pace del fantomatico terzo polo di centro che nel panorama politico italiano ha rappresentato solo una gustosa barzelletta.
A questo punto è ovvio aspettarsi, da parte di Berlusconi, anche il rastrellamento (o campagna acquisti, se preferite) degli altri soggetti politici collaterali al centrodestra: e parliamo di Fratelli d'Italia, della Lega, dello stesso partito di Alfano (ovviamente) e così via. Un'operazione in cui Berlusconi è maestro indiscusso, e che nell'attuale contesto sarebbe finalizzata a dare a Forza Italia la massa critica necessaria per tentare l'assalto alla vittoria direttamente al primo turno delle elezioni, conquistando la soglia del 37% necessaria per non andare al ballottaggio, in cui vi sarebbe il concreto rischio di veder coalizzato l'elettorato del PD e del M5S e quindi di perdere la partita.
Operazione analoga è possibile che venga tentata anche dal PD con i centristi di Monti: anzi, ritengo più probabile che sia Monti ad andare a bussare alle porte del PD. Vedremo. Ma l'aspetto più significativo di quello che ci apprestiamo a osservare, ovvero le aggregazioni di cui sopra, non è tanto il fatto stesso che tali aggregazioni avvengano quanto piuttosto il fatto che nell'attuale quadro politico chi ne trae maggior guadagno è Berlusconi, perché allo stato attuale delle cose non esiste alcuna possibilità che il PD o una presumibile coalizione da esso guidata possa raggiungere il 37% dei consensi al primo turno.
Quindi, in conclusione, ciò che quell'asino matricolato di Renzi e i suoi accoliti (il "nuovo che avanza") stanno facendo è preparare con Berlusconi un duello alla pistola in cui sappiamo già che il diritto a sparare per primo lo avrà quest'ultimo.
Proprio una roba da leccarsi le dita, in effetti.
Adesso avete capito il significato del titolo di questo intervento? avete capito chi è l'utile idiota?
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